IL MUSEO
È la grande novità delle celebrazioni dei 130 anni, e si disloca su un’area ristrutturata della Cantina di 500 metri quadrati.
È di fatto l’unico esempio di museo istituzionale dedicato all’appassimento e quindi all’Amarone.
Tre sono i fili conduttori della narrazione. Prima di tutto la storia di Cantine Giacomo Montresor nel legame con la città di Verona. Lo dice la stretta vicinanza geografica dell’azienda, a due passi dal centro storico della città, e lo confermano le scelte strategiche della Cantina nel corso dei decenni sempre in piena sintonia con il territorio circostante.
La seconda sezione è dedicata all’heritage vitivinicolo narrato attraverso gli attrezzi agricoli, da inizio Novecento ad oggi: antiche botti, tini, pigiatrici, aratri, strumenti della campagna e tanto altro. A raccontare questa storia è un “fattore” della Cantina che attraversa i decenni in un viaggio arricchito da tradizioni e cultura popolare.
La terza area si focalizza sul territorio della Valpolicella nella sua interezza: clima, paesaggio, uve, strumenti di vinificazione e soprattutto l’appassimento delle uve e la storia dell’Amarone.
È la testimonianza che il vino nasce dalla terra e dalla cultura che lo circonda e che ogni bottiglia Montresor è un tutt’uno con il paesaggio da cui trae linfa.
Infine, nell’ultima parte del percorso si trova la sala olfattiva, dedicata agli aromi e profumi dell’Amarone Satinato Montresor.
Il Museo proprio per
la sua caratterizzazione culturale
è gratuito e aperto al pubblico
tutti i giorni dalle 10 alle 18.